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Accoglienza e ospitalità turistica

In un scenario mondiale globalizzato il turismo rappresenta un’opportunità che non può prescindere dall’accoglienza e dall’ospitalità turistica. Le tradizioni locali e la valorizzazione del patrimonio delle risorse ambientali, artistiche e culturali diventano un punto centrale nel settore turistico e necessitano di adeguate competenze.
La predisposizione all’accoglienza di un territorio, di una città o di una località turistica riguarda sia i poteri pubblici, sia gli operatori del settore, sia i residenti: ciascuno di questi soggetti può contribuire a far sentire i visitatori a casa propria.

L’Italia basa la propria economia sul turismo, avendo un patrimonio artistico-culturale di un certo livello. L’art.9 della Costituzione della Repubblica Italiana recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico ed artistico della Nazione.”

Evoluzione storica dell’ospitalità

Anche l’ospitalità ha origine antiche. In grecia a partire dal 776 a.C. durante lo svolgimento delle Olimpiadi esistono strutture per l’ospitalità, gli Xenodochia e il Leonidaion.
In epoca romana vengono costruite le prime strutture ricettive della storia, chiamate Hospitia o Caupona, Stationes divise in mansiones e mutationes. Le prime erano strutture distanti una dall’altra circa 30 km e garantivano al viaggiatore vitto e alloggio. Il precursore del bed & breakfast. Si potevano riparare i carri e cambiare i cavalli. Esistevano alloggi oltre che per viaggiatori anche per ospiti di alto ceto e caserme per le truppe dello Stato. Le seconde erano distanti fra loro circa 5 km. Offrivano solo ristoro e una scuderia per il cambio dei cavalli. Potremmo paragonarli agli autogrill di oggi.
Nel Medioevo, gli unici posti dove alloggiare sono i centri religiosi: chiese, monasteri, abbazie e conventi dove i pellegrini trovano accoglienza senza dover pagare e senza rischiare di essere derubati.
Nel Rinascimento nasce il concetto di albergo (dal gotico “haribergo”), una struttura che offre beni e servizi a pagamento. Nella stessa epoca si diffonde la parola francese Hotel, che significa residenza. Il significato moderno dell’accoglienza turistica, si afferma solo nel XIX secolo grazie a personaggi come Cesar Ritz e Auguste Escoffier che inventarono l’Hotel come esiste oggi, fra cui strutture di lusso come il Savoy di Londra o il Ritz di Parigi.

L’accoglienza dei turisti
Assicurare un’accoglienza all’altezza delle loro aspettative significa gestire adeguatamente i servizi e valorizzare al massimo le risorse ambientali e culturali del luogo, oltre che curare i rapporti con i visitatori. Tutto ciò è compito dell’amministrazione pubblica, dei residenti e degli operatori turistici. Ciascuno di questi soggetti deve collaborare all’accoglienza turistica per la parte che gli compete.

Il ruolo dell’amministrazione pubblica.
L’amministrazione pubblica deve assicurare la pulizia e la manutenzione delle strade e degli spazi verdi, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, l’accessibilità e la tutela del patrimonio storico e artistico, l’efficienza del sistema di trasporto pubblico.

Il ruolo dei residenti.
L’atteggiamento degli abitanti contribuisce in modo importante alla percezione che il turista ha dell’accoglienza ricevuta in un determinato territorio. I residenti devono dimostrare cortesia ed educazione nei confronti dei visitatori.

Il ruolo degli operatori turistici.
In tutte le imprese del settore turistico (alberghi, ristoranti, agenzie di viaggi), il personale deve dimostrare educazione, gentilezza di modi, cortesia e sensibilità verso le esigenze dei clienti.

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