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Le donne russe e il propagandista russo.

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Dalla Russia all'Argentina

Esistono favole create ad hoc per il popolo idiota come il “bloqueo” contro Cuba che ha affamato il popolo cubano oppure che l’Ucraina è piena di nazisti. Gli ucraini erano 44 milioni prima del 2022. Un paio sono andati via in cerca di un futuro migliore. Il battaglione Azov accusato di essere filo nazista era formato da quasi 2 mila persone. La tesi putiniana sulla denazificazione è una boiata facilmente smontabile. Ma anche che il vaccino anti covid si connette alle nuove antenne 5G. Il complottista ha mille risorse. Ma poi ci sono i risvolti di una guerra dove il criminale Putin tace sulle centinaia di migliaia di russi che hanno lasciato il paese per le repubbliche baltiche, oppure per la Georgia o la Finlandia e invece annuncia fra lo stupore generale che migliaia di occidentali sarebbero disposti a trasferirsi in Russia. Bisogna avvertire subito Vauro e soci. Ma intanto dal 2022, da quando è iniziata l’invasione russa in Ucraina, un fatto curioso è che le donne russe in dolce attesa hanno preferito partorire in tanti paesi diversi dalla Russia fra cui l’Argentina, in cliniche pubbliche e private. Fino a laggiù dove i medici sembrano ben disposti ad ospitare questo esodo russo. All’Ospedale Fernandez Siamo abituati a ricevere gente da fuori, in genere si tratta di famiglie dei paesi vicini, boliviani, paraguaiani, peruviani. All’inizio della guerra i russi che arrivavano ci dicevano che erano ucraini, forse avevano timore che non li avremmo accettati. Ma per noi non importa da dove viene un paziente, la nostra missione è quella di far nascere dei bambini e io mi sento orgogliosa che si siano trovati così bene qui da noi”.

L’Argentina non è il Canada o l’Australia, se vuoi entrare entri, partorisci e tuo figlio diventa argentino. Per i genitori servono due anni. In Argentina c’è lo ius soli, quindi se nasci in Argentina acquisisci la cittadinanza argentina in automatico. Per i genitori, invece, ci vogliono altri due anni per ottenere la cittadinanza. È proprio nata una forma di turismo, il turismo dei bambini la chiama Euronews e dà questo link RuArgentina che è un sito web che offre informazioni e assistenza alle donne russe interessate ad andare a partorire in Argentina.

Ma se scrivo questo fatto sul web ecco che arriva il propagandista russo di turno a dire che scrivo “sciocchezze”. Peraltro questo deficiente e mi mantengo basso, mi ha pure chiesto la mia qualifica e le mie fonti perché altrimenti ero un cazzaro. Come se fosse indispensabile dire la fonte quando riporti una notizia già vecchia di oltre un anno. Ma in ogni caso una notizia se è falsa lo capisci subito, cercando sul web. Ma ormai non volevo più dargli informazioni così gli ho solo risposto, vai su Google e trovati la notizia. Figurati se Google non trova una notizia così recente, se vera. Lì l’interlocutore che si definisce uno “strategic analyst”, un professionista come dice lui, si innervosisce. Ne deduco che non sappia fare una semplice ricerca su Google. E quindi il fatto che non gli abbia dato quello che richiedeva, cioè il nome del giornalista che aveva fatto il reportage o la testata che aveva rilanciato la notizia, lo porta a straparlare con i discorsi propagandistici, che in verità io amo, sin da quando quel grillino di Sibilia smentiva l’allunaggio. Lo abbiamo fatto pure sottosegretario, ma quella è n’altra storia. E quindi ecco che i giornalisti vengono pagati per caricare notizie sul web, oppure che Google è il braccio destro della NATO, bla bla bla. La verità è che questa storia delle donne russe non è una notizia nuova che ho saputo adesso. È una notizia già vecchia di un anno, e che mi sono permesso di rilanciare visto che si parla anche di altri luoghi di trasferimento da parte dei russi, come Georgia, paesi baltici o Finlandia. Sempre una minoranza eh perché i russi per la maggior parte vogliono stare con il loro capo supremo. O forse hanno paura e stanno zitti.

Ma di quale partito poteva essere l’idiota propagandista?

Già.

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