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Che vita si vive in Venezuela? Tanti italiani nel dopoguerra hanno trovato la loro nuova dimensione in questo grande paese del Sud America. Ma sul finire degli anni 90 il paese stava già crollando economicamente. Chavez e Maduro hanno poi completato l’opera di distruzione del paese che una volta era il più ricco del Sud america. Ad oggi circa l’80% del popolo venezuelano vive in condizioni estremamente precarie. Così ho chiesto a due amici di raccontarmi qualcosa sul paese dove vivono. Uno è un fotografo italiano che si è trasferito in Venezuela poco più di dieci anni fa, l’altro è un venezuelano di origine italiana.

Ciao Stefano, tu sei un fotografo che vive oggi a Caracas. Intanto come va?
Una volta nel dopoguerra, il Venezuela era lʼeldorado per gli italiani, da qualche tempo un poʼ meno ma tu sei andato controcorrente e qualche anno fa hai scelto di trasferirti in
Venezuela, come mai?
Mi sono trasferito qui per stare con la mia compagna, la situazione che ho trovato è stata una vera sorpresa, come molte persone di sinistra avevo unʼidea diversa di cosa fosse il chavismo, non pensavo certo difinire in questo incubo che è diventato oggi.
Da quanto tempo vivi in Venezuela?
Da giugno del 2009
Quali sono le difficoltà del vivere quotidiano in una megalopoli come Caracas?
Attualmente il maggior problema sono i servizi primari, sono tutti al collasso, quello sanitario, lʼelettricità, lʼacqua, i rifornimenti di carburante e gas per cucinare.
I blackout sono continui, dovuti più che altro a mancanza di manutenzione ad impianti che nel tempo sono diventati quasi inservibili. Dovuto alla gravissima crisi economica il governo non è in grado di far fronte alla bisogna.
Nonostante le difficoltà del vivere quotidiano, rifaresti questa scelta?
Certamente, ho seguito il cuore e lo rifarei.
Come si vive con una moneta cartastraccia?
Male, ovviamente. Il Bolivares oramai non esiste più fisicamente, costa troppo stampare una moneta che dopo pochi mesi non vale più niente. Esiste solo nei conti bancari che, causa la svalutazione incontrollata, sono tutti milionari e si cerca comunque di tenere bolivares in banca il meno possibile. Dal 2008 ad oggi, Chavez prima e Maduro poi hanno complessivamente rivalutato e tolto otto zeri al bolivares, oggi un dollaro vale 3.250.000 Blf, cioè 325.000.000.000.000 dei bolivares che cʼerano prima del 2008.
Quanto costano i prodotti basilari?
Proprio per quanto ti ho detto prima i prezzi al mercato si trovano per lo più in dollari, moltissima gente paga in dollari, la maggior parte  arrivano da rimesse di parenti fuggiti allʼestero, anche chi lavora in proprio si fa pagare in dollari, perfino PDVSA li accetta per la
benzina. Cʼè però un problema collaterale, siccome non circolano biglietti di piccolo taglio e spiccioli la tendenza è ad arrotondare per eccesso con conseguente crescita dei prezzi anche in dollari. Il Venezuela è un paese dove si svaluta anche il dollaro. So per certo che tanti prodotti costano meno a Miami che a Caracas.
Quanto costa internet?
Internet costa relativamente pochissimo, se ti accontenti del servizio statale, ma mediamente lʼefficienza è più o meno simile al vecchio servizio ISDN che avevamo prima in Italia. Per i cellulari per costa poco ma il servizio 5g non esiste, il 4g è rarissimo, ci si deve accontentare del 3g, tutto dipende dai ripetitori che sono inefficienti e soggetti a continui blackout elettrici. Comunque per questi servizi non si spendono più di 2 o 3 dollari mensili.
Se si desideri invece un servizio professionale efficiente e con velocità adeguate ci sono alcuni privati che offrono servizio con microonde, ma si parla di 150/200 dollari di abbonamento mensile più le spese di installazione, una cifra che pochissimi possono permettersi, il salario medio mensile di un venezuelano è di 2 o 3 dollari.
I tuoi amici che pensano della situazione venezuelana?
Gli amici che ho qui tutto il male possibile di questo regime, li trovo anche molto pessimisti sul futuro, ovviamente sperano in un cambio ma lʼidea generale è che il Venezuela ormai ha fatto la fine di Cuba, si sentono abbandonati ed hanno ragione.
Hai amici chavisti?
Parenti della mia compagna, ha tre sorelle tutte e tre chaviste, abbiamo buonissimi rapporti ma non parliamo mai di politica.
Hai girato un poʼ per il Venezuela? Ci sono le stesse condizioni anche fuori da Caracas?
Personalmente conosco Chichiriviche ne parco nazionale di Morrocoy sulla costa caribeña, per quanto ne so, da amici e notizie che circolano la situazione fuori da Caracas è assai peggiore, i blackout e la mancanza di servizi primari, acqua, sanità etc. è generalmente più acuta.
Ci sono turisti in giro? Se si, da dove provengono?
Che io sappia no, a causa del COVID viviamo molto isolati per proteggerci, ma anche quando non cʼerano questi problemi ed era possibile viaggiare, i turisti erano davvero merce rarissima, mai incontrati.
Cosa pensi per il futuro, per te e la tua famiglia?
Lʼunica cosa che desideriamo adesso è riuscire a vendere la casa e terreno per poter andarcene da questo strazio, ricominciare a lavorare mettendo in piedi unʼattività insieme, non è facile, il mercato immobiliare è letteralmente crollato, tutti vendono per uscire dal paese e chi compra quasi sempre è qualcuno che tenta di approfittarsi della situazione. Fanno offerte ridicole, a volte è veramente difficile non trattarli male. Tutto era già complicato prima del COVID, dopo è solo peggiorato. Riguardo al COVID non cʼè un vero piano di vaccinazione, il regime ha adottato il vaccino sputnik, da un poʼ di tempo il Venezuela fa da cavia per sperimentare il vaccino cubano. Noi aspetteremo la possibilità di farlo in Italia o in USA.
Io ho un figlio in Italia, la mia compagna ne ha tre che vivono negli USA ma ancora non regolari. Il progetto è quello di poter vivere parte del tempo in Italia e parte in USA.
Ah un’ultima cosa, sull’embargo che mi dici?
La questione dell’embargo al Venezuela è una fake propagandistica. Le sanzioni sono contro molti personaggi che rappresentano il regime o sono coinvolti direttamente con esso, i quali hanno conti bloccati negli USA o in UE, le imprese del regime hanno limitazioni, ma non c’è nessun embargo di prodotti di prima necessità e nemmeno di quelli di lusso. A Caracas è possibile trovare di tutto, anche un Ferrari, chi se lo può permettere sono i cosiddetti “enchufados” gente connessa con il regime con cui fa affari, molto spesso loschi.
In Venezuela, se hai disponibili dollari in quantità puoi trovare di tutto, e, bada bene, non si tratta mai di merce di contrabbando.
Il regime poi ha sempre negato l’emergenza economica rifiutando molto spesso sostanziosi aiuti umanitari che non arrivassero da Russia, Cina o, peggio, quelli farlocchi di Cuba, a cui il regime continua a regalare sostanziose quantità di petrolio

Grazie per la collaborazione Stefano.

 

Ciao Rafael, una volta nel dopoguerra, il Venezuela era l’eldorado per gli italiani, da qualche tempo un po’ meno, com’è la vita in Venezuela?
In due parole: Molto difficile. Tanto che i figli e nipoti degli italiani, spagnoli e portoghesi arrivati in Venezuela negli anni 50-80 adesso fanno il ritorno in Europa, e quelli che non hanno possibilita di avere il Passaporto Europeo, o non hanno i soldi per acquistare il biglietto e chiedere asilo politico in Spagna, se ne vanno in paesi latini come Peru, Colombia, Cile o Ecuador. I lavoratori dello Stato e pensionati hanno uno stipendio mensile che non arriva ai 5$, quasi tutte le famiglie hanno 1 o piu giovani all’estero che li aiuta inviando soldi.
Sei nato li in Venezuela, qual è il tuo rapporto con l’Italia?
Mio padre italiano, da piccolo mi ha insegnato ad amare e rispettare la Italia, ci ha fatto diventare tifosi del calcio (mio fratello milanista, io juventino), sono stato in Italia 2 volte: la prima da piccolo, avevo 5 anni, la seconda a 16 anni, ormai molto tempo fa. Ho contatti con i nostri familiari in Italia, ma il mio legame con la Italia si deve sopratutto al calcio.
Quali sono le difficoltà del vivere quotidiano?
Sono tanti: la mancanza di benzina limita moltissimo la mobilità, l’insicurezza fa che molti ci rinchiudiamo in casa prima delle 6 di sera. Moltissimi vivono quotidianamente la mancanza di acqua, di ellettricità, di gas per cucinare (devono farlo a legno). Ormai i problemi della mancanza di cibo e medicine sono nel passato, il problema per molti adesso è non avere i soldi per poter acquistare da mangiare o le medicine.
Nonostante le difficoltà o meno del vivere quotidiano, cambieresti paese?
Ho 49 anni, e non e facile alla mia età cominciare da zero o quasi in un altro paese. Per i piu giovani, o quelli che non hanno molto da perdere, la decisione è quasi naturale: cambiare paese per non morire di fame o per aiutare la famiglia. Moltissimi venezuelani vivono delle rimese, soldi inviati dai familiari che stanno fuori.  Mia nipote, 31 anni, vive a Madrid da 2 anni, molti figli dei miei cugini se ne sono andati in Perù, Colombia, Cile, Messico, USA, Spagna, Ecuador, perché qui attraverso il lavoro non avranno mai i soldi per acquistare una casa, una macchina, viaggiare.
Come si vive con una moneta cartastraccia?
Ormai la moneta quasi ufficiale adottata per il popolo è il dollaro, anche i venditori ambulanti fissano i prezzi in dollari, i servizi, tutto. “Costa 10 $” e si puo pagare in $ o in bolivares alla tassa fissata da un account instagram che si chiama monitordolar, neanche alla tassa fissata dal Banco Central di Venezuela, perché non ha credibilita. Ma gli anni scorsi, il governo di Maduro faceva la guerra e mandava in carcere i commercianti e industriali che volevano fissare  i costi in dollari per proteggersi dell’inflazione, sono stati molto duri.
Quanto costano i prodotti basilari?
Piu o meno questi sono i prezzi in $. Fissarli in bolivares e una perdita di tempo

https://www.ivenezuela.travel/precio-productos-servicios-en-dolares-en-venezuela-hoy/

Quanto costa internet?
Questi sono i prezzi attuali del ADSL di CANTV, compagnia statale:

Aba Mega Productivo 4 Mbps: Bs 8.621.354,19 ($2,7)

Aba 6 Mbps: Bs 12.932.031,28 ($4,15)

Aba 8 Mbps: Bs 17.242.708,37 ($5,5)

Aba 10 Mbps: Bs 21.553.385,47 ($6,9)

Aba 14 Mbps: Bs 30.174.739,65 ($9,7)

Aba 18 Mbps: Bs 38.796.093,84 ($12,45)

I prezzi del Internet fibra ottica vanno dai 30$ in avanti, ma sono compagnie private che prestano il servizio in alcune delle citta piu grandi. Il satellitare è piu caro, mio fratello che da 4 anni ha internet di Cantv guastato dove abita, deve pagare 20$ al mese per 2 mb.  Questo problema si ripete in molte zone che sono state abbandonate dalla Cantv, lasciando gli usuari senza servizio.
In che modo influisce l’embargo USA?
Il problema piu grave è la mancanza di benzina e gasolio, ma le cause non sono soltanto per l’embargo. Prima delle sanzioni la produttivita di PDVSA era in caduta libera, la benzina si importava da altri paesi perche le raffinerie venezuelane furono rase al suolo per mancanza di lavori di manutenzione. Le sanzioni hanno di fatto reso più difficile l’importazione di benzina e gasolio, ma se le raffinerie venezuelane fossero state bene mantenute non avremmo avuto problemi di questo tipo.
I tuoi amici che pensano della situazione venezuelana?
Sono quasi tutti dello stesso pensiero: le speranze di un governo di opposizione è molto piccola, per non dire quasi impossibile, e si lotta ogni giorno contro i piccoli contrattempi che fanno perdere tempo, prodottività e tranquillità.
Hai amici chavisti?
Alcuni, molto pochi, sopratutto sono chavisti per convenienza, lavoratori del governo, o quelli piu scarsi ancora che credono alle menzogne della comunicazione statale, che dicono che la colpa di tutto e delle sanzioni USA, di Guaido, di Trump o Biden.
Hai girato un po’ per il Venezuela? Ci sono le stesse condizioni anche fuori dalla tua città, che è vicino Caracas?
I problemi per fare turismo in Venezuela sono 2: La mancanza di benzina nella provincia e l’insicurezza nelle strade e autostrade. La benzina ha 2 prezzi: internazionale a 0,5 $ il litro, senza limiti di acquisto, e quella sussidiata che è quasi regalata in Bolivares, limitata a 120 litri per persona al mese. Quella internazionale, che si acquista facendo una coda di non piu di 15 minuti, si trova regolarmente nelle città piu grandi  e alcune vicine a Caracas, ma nella provincia e zone rurali no. Per acquistare la benzina sussidiata le code sono letteralmente di giorni o di settimane, favorendo il mercato nero dove si vende a 2 $ per litro. Se si fa un viaggio lungo, si deve portare un tamburo di 20-60 litri di benzina nella macchina per non rischiare di restare senza benzina. E si deve viaggiare nelle settimane di mobilità, nelle settimane di restrizione (per la Pandemia) per viaggiare si doveva avere un permesso speciale, e le spiagge e luoghi di divertimento erano chiusi.
Adesso si alternano 1 settimana di movilita e 1 settimana di restrizione.
Ci sono turisti in giro? Se si, da dove provengono?
Nei posti piu lussosi (Los Roques, Canaima) si vedono alcuni turisti italiani, sopratutto a Los Roques dove molti proprietari delle case-hotel sono italiani, e non ci sono problemi di insicurezza. In Morrocoy (altro posto di spiagge bellissime ma nella costa dello Stato di Falcon) arrivavano moltissimi turisti colombiani. Nella isola di Margarita arrivavano in macchina molti brasiliani di Manaos. Ma ti sto parlando prima della Pandemia, adesso quasi non arrivano piu, spaventati dei problemi di benzina.
Cosa pensi per il futuro, per te e la tua famiglia?
Ho un figlio di 7 anni, e la mia preoccupazione è per lui, in quale Venezuela potrà vivere un domani: se una del secolo XXI o in una diventata peggio di Cuba.  Come ti ho detto prima, non è facile, per me che sono un professionista per conto proprio da 27 anni, e per mia moglie commerciante, con diverse proprietà immobiliare acquistate prima del governo di Maduro, vendere tutto per 4 soldi e cominciare da zero in un altro paese. Restiamo agrappati a una piccola speranza di un miracolo, per adesso.

Grazie per aver collaborato Rafael.

 

 

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