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A testa alta (triplete)

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Nella serata di sabato 10 giugno, si sono sfidate a Istanbul, Manchester City e Internazionale Milano, come dicono all’estero, per la Champion’s League Cup. Ha vinto il City ma l’Internazionale Milano ha battagliato fino alla fine. E quindi mi è sembrato giusto scrivere qualcosa al riguardo.

Vorrei capire il motivo per cui si tifa contro gli avversari, non c’è ragione. Tifiamo per la nostra squadra e stop“. Così disse Ranieri ieri sera dopo aver vinto il play-off di Serie B con il Cagliari a Bari. Personalmente mai tifato contro, non mi è mai interessato ma con il tempo, vedendo come si comportano gli altri con la mia squadra, la Juventus, sono portato a interessarmi degli altri quando non raggiungono i loro obiettivi. E adesso mi fa piacere la sconfitta di quelli là di Milano e di tutti gli altri. La storia che una squadra italiana si deve tifare per forza, da tutti gli italiani, è una sciocchezza. Il nazionalismo sportivo non può essere un dogma, a maggior ragione se poi a parti invertite nessuno tifa la tua squadra che è pure italiana ed ha persino il nome in latino. E poi di italiano, quelli dell’Internazionale hanno poca cosa, 6 giocatori e l’allenatore. La proprietà è cinese. Di Roma e Fiorentina è americana. Al di là di questo meritano la sconfitta, perché sono gli impuniti del mondo, non solo d’Italia. Devono pagare ora e in futuro. Quelli là di Milano sono come quel fratello o sorella che se la scansa sempre e fa punire sempre te e solo te dai genitori. E sempre con la stampa dietro che li incoraggia e li foraggia (fanpage in questo caso), che adesso critica la Juventus dopo il messaggio di congratulazioni sui social al vincitore, ovvero il Manchester City. Hanno dimenticato il messaggio dell’Inter che si complimentava con il Real Madrid nel 2017?

tweet-inter

Ma anche il proprietario della Fiorentina, l’italo-americano Rocco Commisso si lamenta del messaggio di congratulazioni della Juventus al West Ham, dicendo che ha ricevuto e che dovrà ricevere ancora soldi dalla Juventus. Quando mesi fa attaccò la Juve, si era dimenticato di quanti soldi le aveva dato la Juventus. Ma nei 9 anni di scudetti, quanti messaggi di congratulazioni ha mandato la Fiorentina alla Juventus? Quanti l’Inter? Nessuno. La Juventus invece si complimenta sempre con il vincitore, lo ha fatto con l’Inter per la vittoria del campionato nel 2021. Lo ha fatto pure con il Napoli quest’anno.

Ecco questi sono gli antijuve. Senza cultura sportiva.

Gli intertristi erano quelli che dicevano a noi juventini, che “le finali non si devono giocare ma si devono vincere”. Oppure ci dicevano che andarci vicino vale solo a bocce.

andarci vicino vale solo a bocce

E ce lo dicevano in virtù delle nostre e tante finali perse, 7 su 9 solo in Champion’s League Cup e delle loro finali passate, quelle degli anni ’60, con Angelo Moratti presidente, che “organizzava” le partite grazie alla complicità dell’arbitro ungherese Gyorgi Vadas, cosicché l’Inter potesse sconfiggere sia il Real Madrid che il Benfica nel 1964 e nel 1965. L’anno dopo il giochino non funzionò più, perché in sostanza l’arbitro ungherese diventò avido e voleva sempre di più e così nella stagione 1966 il Real Madrid eliminò l’Inter dalla semifinale. Altro personaggio di quel periodo fu Helenio Herrera, allenatore, che “preparava le colazioni” per i propri ragazzi. Dopo le due vittorie già dette, l’Inter perse contro il Celtic Glasgow nel ’67 e contro l’Ajax nel ’72. Con quella di sabato è la sesta finale che gioca l’Inter. Un bilancio in pareggio, 3 vinte, 3 perse. Quindi anche loro conoscono la sconfitta. Adesso invece il messaggio è un altro. Ci dicono che è importante arrivare in finale e che si deve festeggiare anche se si arriva secondi. Come gli inglesi e gli olandesi. Ancora adesso sono a Piazza Duomo che festeggiano.

La finale contro il Manchester City è stata incerta fino all’ultimo. Possesso palla del City, che ha generato qualche occasione nel primo tempo e qualche altra nel secondo tempo ma soprattutto è sembrato un City timoroso di raggiungere il traguardo tanto atteso. L’Inter è stata sempre in partita ma ha giocato dietro di ripartenza, aspettando l’avversario e creando pochissimo. Poi il gol del vantaggio di Rodrigo a mezz’ora dalla fine. L’Inter cerca il pareggio e lo sfiora in due momenti sul finire della gara, in maniera incredibile. Ma la vittoria va agli inglesi che per la prima volta vincono il trofeo. L’internazionale di Milano ha perso. Non esiste alcuna vittoria d’onore o morale, vittoria a testa alta, non sono trofei, anzi fa sicuramente più male che perdere meritatamente.

Ma in questo post entrano di diritto anche le altre sconfitte italiane di questa strana stagione sportiva, cioè quelle della Roma e della Fiorentina. Le loro finali soprattutto quella della Roma hanno visto errori arbitrali non indifferenti. A tal proposito ricordo ancora quelli che all’indomani della finale persa di Berlino, Barcellona-Juventus, con quel rigore evidentissimo negato a Pogba, dall’arbitro Cakir, ci dicevano “eh qui non siamo in Italia, siamo in Europa, in Europa non si ruba, non te li fischiano quei rigori”. Ok, questo post è anche per voi.

Poi come non citare personaggi celebri come Materazzi, il giocatore più sleale del mondo che poco tempo fa disse: “Odio la Juve, io c’ero a Cardiff e Berlino, quando ha perso le finali di Champions il mio cuore batteva forte”. Felice soprattutto per lui. Lo abbiamo visto sabato così.

Materazzi

Un altro simpaticone è Bonolis che in tv dava del tuffatore a Chiellini, forse dimenticando che nella sua squadra ci gioca un certo Lautaro Martinez che non solo è riuscito a farsi dare un rigore farsa contro la Juve in finale di coppa Italia ma che si è reso protagonista di un fallo molto singolare ai danni di un giocatore dell’Atalanta in campionato, non sanzionato.

Lautaro Martinez

Anche Lautaro l’ha presa bene.

 

E poi Bonolis ha dimenticato i patteggiamenti dell’Inter ma ha rincarato la dose contro la Juventus. Ha rimosso che il suo direttore sportivo Ausilio era soprannominato il mago delle plusvalenze. Ma anche qui una scarsa memoria.

plusvalenze inter

Prima della gara ha dichiarato:” Sono sereno, vada come vada abbiamo già vinto”. Non si hanno notizie di lui nel dopo gara. Però ha detto che aveva già vinto. Ci crediamo.

Chissà se ha letto l’articolo del New York Times dove si parla del debito mostruoso dell’Internazionale di Milano.

L’Inter è il club più indebitato d’Italia; secondo i suoi conti pubblicati più di recente, le sue passività totali ammontano a circa 931 milioni di dollari. Negli ultimi due anni per i quali sono disponibili informazioni, ha registrato perdite per quasi 430 milioni di dollari, portando alla punizione dell’organo di governo del calcio europeo. Ha multato il club di 4 milioni di euro (circa 4,3 milioni di dollari) per aver violato i controlli fiscali lo scorso anno, e ha minacciato una sanzione maggiore (26 milioni di euro, o circa 28 milioni di dollari) se non mettesse in ordine le sue finanze. Nel 2021, il conglomerato ha dovuto accettare un piano di salvataggio di 1,36 miliardi di dollari, finanziato in parte dal governo locale, a fronte dei suoi debiti in aumento. Lo stesso anno, ha chiuso definitivamente il suo team cinese, Jiangsu Suning, mesi dopo essersi assicurata il titolo, adducendo la necessità di concentrarsi esclusivamente sulla sua attività principale di vendita al dettaglio. L’anno scorso, Steven Zhang, il figlio di 32 anni del fondatore di Suning che ricopre il ruolo di presidente dell’Inter, è stato ritenuto responsabile per 255 milioni di dollari di debiti e obbligazioni inadempienti in un tribunale di Hong Kong. Il prestito di Oaktree scadrà il prossimo maggio. Con gli interessi, la somma totale da rimborsare si aggira intorno ai 375 milioni di dollari. Gli introiti derivanti dall’inaspettata corsa dell’Inter in Champions League aiuteranno sicuramente in questo, ma anche un’altra svendita di talenti. Se il club non può adempiere ai propri obblighi, Suning cederà automaticamente il controllo del club al suo creditore.”

Pensa come stiamo sereni noi dopo avervi visto soffrire. Ah no, voi siete orgogliosi della vostra squadra, avete perso con onore. Siete usciti a testa alta, anzi altissima. Il giorno dopo già qualcuno parla che l’Inter meritava di vincere. La domenica sera si parla di beffa Inter. Fra una settimana si chiederà di ripetere il match?

campioni d'Europa

 

Nell’albo d’oro della Champion’s League Cup ci sarà un asterisco affianco al nome della sfidante. Quell’asterisco corrisponderà alla frase “sconfitta con onore”.

Ma a completare le sconfitte in questo caldo finale di stagione, ci ha pensato la nazionale italiana U20 che ha perso in finale contro l’Uruguay al mondiale in Argentina. Gol subito a 4 minuti dalla fine.  Quarta sconfitta che ha interessato il nostro calcio ma non mi va di infierire contro i ragazzini che devono farsi ancora le ossa e che hanno disputato un grande mondiale.

 triplete

 A testa alta (triplete) con Roma, Fiorentina e Internazionale Milano. Dedicato alla Figc.

 

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