No Borders

Quaranta

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Oggi, 11 di settembre, sono quarant’anni da quel triste giorno, nel 1973, in cui il presidente Allende venne spodestato dal suo ruolo di Presidente della Repubblica del Chile.
Golpe eseguito dal capo dell’esercito Augusto Pinochet, che proprio da Allende fu promosso a capo dell’esercito. Il golpe fu  finanziato ed istruito dai servizi segreti americani (CIA).
La giunta militare resterà a capo del Chile fino al 1990 ma sarebbe potuta durare per molto tempo ancora. Un referendum indetto dallo stesso Pinochet nel 1988, che sembrava solo a scopo dimostrativo, e per rafforzare la sua leadership, diede invece la vittoria al NO. Dopo due anni ci furono le elezioni democratiche. Ma pensare che il Chile viva oggi un percorso democratico è sbagliato. L’esercito e le forze dell’ordine (los carabineros) nella loro struttura sono rimaste le stesse e le repressioni che ancor oggi vivono i cileni per questioni basilari di una società civile come l’educazione sembrano le stesse del periodo della dittatura. Il Chile è tendenzialmente un paese di destra e il popolo è sempre stato un popolo  passivo, che per diciassette anni è rimasto chiuso nel suo mondo controllato da Pinochet. Ma gli amici di Pinochet, esistono ancora oggi e ce ne sono tanti, nonostante tutto quello che ha fatto Pinochet, tutte le testimonianze, tutte le prove che hanno riportato alla luce le responsabilità della giunta militare, nonostante le fosse comuni ritrovate nel deserto di Atacama e le centinaia di desaparecidos, alcuni pure senza nome.

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