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La guerra nell’Indocina francese

Indocina

Nel Sud–Est Asiatico sono presenti due regioni, una marittima la cosiddetta Insulindia ed una continentale, l’Indocina. Quest’ultima comprende una parte occidentale con Birmania, Malesia e Singapore che furono possedimenti inglesi nel periodo coloniale. La parte orientale è formata da Cambogia, Laos e Vietnam che invece erano l’Indocina francese. La Thailandia che fino agli anni 30 si chiamava Siam, si trova al centro, rimase sempre indipendente.

La penisola indocinese dopo la seconda guerra mondiale, fu teatro di uno dei più importanti conflitti di tutto il XX secolo. Il Vietnam, la regione più orientale dell’Indocina, che si affaccia sul Mar Cinese meridionale e sul golfo di Siam e abitata dalle popolazioni viet, era riuscita a liberarsi nel decimo secolo dalla dominazione cinese e dopo quattro secoli di espansione verso sud aveva stabilito nella prima metà dell’Ottocento il suo protettorato sul Laos e sulla Cambogia, paesi in grave decadenza.

Ma poco dopo il Vietnam, che allora si chiamava Annam, dal nome della sua regione centrale, entrò nell’orbita delle ambizioni imperialistiche francesi, che nel 1887 imposero la loro sovranità su tutta la penisola costituendo l’Unione Indocinese. Il regime coloniale francese fu un duro sfruttamento economico, in cui non mancava una brutale repressione politica. L’ostilità contro i francesi crebbe durante la seconda guerra mondiale quando il Giappone impose le proprie truppe all’amministrazione francese. L’opposizione clandestina era costituita dal Partito Comunista Indocinese di Ho Chi Minh che nel 1941 creò il Fronte per l’Indipendenza del Vietnam, il Vietminh, una formazione composta da comunisti e gruppi nazionalisti, in chiave antifrancese e antigiapponese.

Dopo la capitolazione del Giappone nella seconda guerra mondiale, nel 1945 Ho Chi Minh proclamò ad Hanoi la Repubblica democratica del Vietnam, mentre il paese veniva subito presidiato da cinesi e inglesi. I francesi non vollero mollare l’Indocina e così avviarono trattative per creare una federazione indocinese con un Vietnam autonomo dentro il blocco francese detentore della sovranità. La trattativa fallì di fronte al volere di Ho Chi Minh di creare l’unificazione e indipendenza di tutti i vietnamiti e nel 1946 la Francia bombardò il porto di Haiphong con più di sei mila vittime.

I francesi nel 1948, crearono a Saigon nel sud, un regime fantoccio, restaurando il vecchio imperatore dell’Annam, Bao Dai, conducendo una guerra coloniale ma in seguito alla vittoria dei comunisti in Cina (1949) e l’inizio della guerra di Corea (1950), il conflitto indocinese si integrò nell’ambito della guerra fredda. Le forze vietnamite, comandate da Vo Nguyen, e rifornite di armi dall’URSS e dalla Cina, passarono alla guerriglia, appoggiata dai contadini. I francesi furono costretti alla difensiva, nonostante potessero contare sull’aiuto massiccio degli Stati Uniti che finanziarono la guerra dei francesi nell’ambito di una guerra mondiale al comunismo, ma nel 1954 i francesi si arresero e i successivi accordi di Ginevra del luglio del 1954, sancirono l’indipendenza del Laos e della Cambogia ed il Vietnam fu suddiviso in una parte del Nord controllato dai Vietminh e una parte del sud, filo-americana, con capitale Saigon.

Ma la questione del Vietnam non si risolse. Il posto dei francesi venne preso dagli americani, preoccupati dal pericolo comunista che avrebbe potuto portare alla perdita di tutto il Sud-Est asiatico. Nel 1960 intanto a Saigon si creò il Fronte di Nazionale di Liberazione del Sud-Vietnam, dopo che il governo di Saigon, appoggiato dagli americani si rifiutò di organizzare le nuove elezioni come sancito dagli accordi di Ginevra del 1954. Così il conflitto riprese. Gli americani mandarono più di mezzo milione di soldati soltanto nel 1968, per combattere i Vietcong, usando tutti i mezzi e strumenti possibili, quindi anche usando bombe al napalm, ma non fecero i conti con una popolazione, quella vietnamita, che manifestava grandi capacità di sacrificio e che usava con intelligenza i metodi della guerra rivoluzionaria, con il sostegno dell’Urss e della Cina. Nel 1973 gli stati Uniti si decisero ad uscire da questa assurda guerra e firmarono gli accordi di Parigi. Ma ancora una volta Saigon ruppe le trattative cercando di escludere i comunisti dalla scena del Sud- Vietnam e così la guerra riprese fino al 1975 quando l’ultima offensiva dei vietcong fu determinante per la resa. La vittoria diede seguito alla unificazione del Vietnam che si allineò al blocco sovietico. Nello stesso anno 1975, fu decretata una nuova indipendenza del Laos e della Cambogia.

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