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La morte di Massera

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emilio_massera

Forse non è proprio la giusta fine. Forse non avrà neanche sofferto. Emilio Massera, uno degli ultimi bastardi senza gloria, riprendendo un tema caro al Tarantino del cinema, se ne è andato ieri all’età di 85 anni, per un ictus, a Buenos Aires. Era già stato ricoverato per un aneurisma, nel 2004.
Figlio di immigrati svizzeri in Argentina, fu a capo della Marina militare argentina nell’era della dittatura  dal 1976 al 1983. Fu uno dei tre membri della giunta militare di Jorge Rafael Videla.
Nel 1985 fu condannato per violazione dei diritti umani ma, come i suoi colleghi, fu graziato nel 1990 dal presidente Menem. Fu responsabile degli eccidi accaduti dentro il centro di dentenzione ESMA, la scuola dell’armata dove quattro mila persone furono torturate e uccise sommariamente; alcune furono gettate vive, sotto effetto di sonnifero, dagli aerei, sul Rio de la Plata.
E’ stato condannato a Roma in contumacia, per la partecipazione diretta agli omicidi di tre immigrati di origine italiana. Se ne è andato così, senza poter scontare in pieno la sua pena. In questa vita è stato fortunato, speriamo non lo sarà nell’al di là. Muori senza pace Massera.

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