No Borders

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Il viaggiatore ritorna sempre, così diceva qualcuno ed io ritorno a Berlino, per un fine settimana.
Di più non posso ma va bene per rivedere quei posti indimenticabili. A Berlino ci sono tante cose da fare e da vedere. Il tempo passa senza accorgersene. Riassumo alcuni punti centrali della città ma ce ne sono tanti altri non meno importanti e pieni di storia:
La porta di Brandeburgo, che fu concepita come un monumento celebrativo della potenza prussiana e venne realizzata nella prima metà del diciottesimo secolo. Oggi rappresenta il simbolo della riunificazione tedesca, dopo essere stata dal 1961 al 1989, il confine fra est e ovest.
Alexander Platz, era il centro della Berlino Est, una piazza imponente, teatro di grandi manifestazioni del passato come l’ultima, storica, del 4 novembre del 1989 con circa un milione di partecipanti che urlavano sete di libertà. Deve il suo nome allo zar Alessandro I che nei primi dell’800 fece visita all’ imperatore Federico Guglielmo III.
La  Torre della televisione (Fernsehturm), la cui antenna svetta a 368 metri. Fu costruita nel 1966 e terminata nel 1969. Ovviamente la si può visitare, salendo con un ascensore, che in 40 secondi ti porta fino ad un’altezza di 200 metri circa, dove è presente anche una caffetteria.
La East Side Gallery, una galleria a cielo aperto, venne creata a partire dall’autunno del 1990, grazie ad un centinaio di artisti da 24 paesi, realizzata su un tratto di muro (1 km circa) sulla riva orientale della Sprea, zona Friedrichshain-Kreuzberg. Testimonia l’euforia che si diffuse in tutto il mondo alla caduta del muro. Alcuni murales indimenticabili, passarono alla storia, come quello del bacio tra Breznev ed Honecker dell’artista russo Dmitri Vrubel e quello della Trabant, la vecchia auto della DDR, che rompe il muro della separazione, dell’artista Birgit Kinder.
Il Checkpoint Charlie, fu un posto di controllo americano e linea di confine con il settore russo, sulla Friedrichstraße. Qui nel 1961 si fronteggiarono carri armati americani e russi in piena guerra fredda. Oggi è una zona di gallerie commerciali dove è nato un turismo nostalgico della DDR con un museo che racconta il passato che fu.
Oggi la parte est sembra più viva ma anche più economica. Tempo fa mi dicevano che la caduta del muro aveva determinato un esodo di gente che dall’ovest si trasferiva nella parte est perchè risparmiava, perchè la vita era più alla portata di tutti.
Berlino racconta tante vite vissute. Dal periodo nazista hitleriano alla divisione della città in est e ovest, Berlino oggi ha riacquistato con decisione il suo posto di leadership fra le capitali europee in quando a vivibilità e a centro storico, culturale ed artistico made in Germany.

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